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Una proposta

Carissimi,

oltre la leggiadria di tutte le signore presenti (Giorgio, concorde, ha usato altre parole, che ora non ricordo), una cosa che mi ha colpito della rimpatriata è stato il fatto che diverse persone hanno rievocato “imprese” culinarie del passato: panzerotti, cena romana a casa di Gualtiero, mangiata sul lago a casa di Federica (in quell’occasione, se non ricordo male, la carbonara la fece Giorgio). Sicuramente la nostalgia canaglia (Al Bano & Romina Power) ed il vino hanno contribuito a questo travisamento della memoria: l’età e l’esperienza dovrebbero invece segnalarci quelle circostanze come timidi e goffi tentativi adolescenziali, che forse proprio per questo ci sono cari.

E allora, perché non riscattare il passato con nuove ed epiche gesta? Perché non replicare in una prossima occasione la cena romana?
Con una buona organizzazione (ing. Bertoldi) e un efficiente ufficio stampa (Federica), credo che possa riuscire bene.
Ognuno di noi potrebbe contribuire: ad esempio, chi ha proseguito gli studi classici, potrebbe tradurre il testo del De re coquinaria di Apicio (che gusto ci sarebbe a consultare un’edizione già tradotta?), magari con il contributo di figli/figlie, come utile esercizio (ai miei proporrò la traduzione integrale delle poesie di Catullo, fra qualche anno però) .
Un saluto a tutti


Avatar: Gualtiero Chiaia

Re: Una proposta

Grande Raniero,

queste sono le proposte germinali per rendere questo blog qualche cosa di piu' che un esercizio di HTML. Grazie anche per essere un pioniere blogger

 


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