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L'ULISSE DI JOYCE

"Una cagata pazzesca" ?

Dopo ca 40 anni, nell'autunno del 2012 intrapresi la ri-lettura dell'Ulisse di Joyce. A parte qualche passo sparso qua e là, il 1°capitolo e le due pagine finalI del celebre infinito monologo, non posso non attribuire un giudizio analogo a quello espresso da Fantozzi in merito alla "Corazzata Potemkin": "E' una cagata pazzesca !". A dire il vero, il film citato è un capolavoro, a mio parere. Il libro, invece, no. Innovativo, sì, ma pesante, noioso, raramente godibile.

Per chiudere, mi piace citare quello che ho ritenuto il PASSO PIU' FULMINANTE. Siamo a 6 pagine dalla conclusione del romanzo, esattamente a pagina 1042 dell'edizione Oscar Mondadori - il monologo di Molly è iniziato 60 pagine prima. Molly, in piena notte, è in preda ai ricordi-turbamenti-notalgie-desideri erotici della sua vita insoddisfatta. Molly è la moglie fedifraga e anti-Penelope di Leopold Bloom - un Ulisse al rovescio. Ebbene, ecco la citazione:

"...O L'UOMO VUOLE QUEL CHE NON GLI SI VUOL DARE O C'E' QUALCHE DONNA PRONTA A DARTI UNA COLTELLATA NON MI PIACE QUESTO IN UNA DONNA NON C'E' DA MERAVIGLIARSI CHE CI TRATTINO COME CI TRATTANO SIAMO UNA BANDA DI TROIE..."

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Simpatica rimpatriata

e un filone di pane nostrano

Tornato a Verona per qualche giorno ho avuto il piacere di passare un po' di tempo in compagnia di Giorgio. Come al solito abbiamo scatenato i nostri genii nostalgici e ricreato vivide memorie e spesso riso alle evocazioni del passato.

Giorgio ha preparato un filone di pane nostrano, molto buono, con l'ausilio del regalo di nozze della Ica (macchina del pane), pasta ai peperoni e il vino e` fluito in abbondanza.

Una passeggiate per Verona sotto un bel sole settembrino terminato con condivisi ricordi di infanzia per le ombreggiate strade di Borgo Trento.