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OGGI 17-II-1600, GIORDANO BRUNO AL ROGO

 

OGGI 17-II-1600, GIORDANO BRUNO AL ROGO

Oggi, 17 febbraio di 214 anni fa (1600), in Campo de' Fiori a Roma l'inquisizione bruciava al rogo Giordano Bruno. Per me, è come se quel giorno del 1600 fosse oggi, e qui lo spiego.

Bruno è stato un intellettuale coltissimo e modernissimo per l'epoca - invito a leggere in primo approccio il bel ritratto su Wikipedia. Nato a Nola, viaggiò per tutta l'Europa culturale e scientifica di allora: Svizzera, Inghilterra, Francia, Germania e ovviamente Italia.

Sostenne tra i primi le teorie di Copernico, affermò l'infinità dell'universo e la molteplicità dei mondi etc etc...

Ma non è la sua opera, pur di qualità e di interesse straordinari, che lo distinse e gli valse gloria imperitura sul palcoscenico della cultura scientifica e filosofica internazionale: fu che per difendere tale libertà di pensiero, anzi, del PROPRIO pensiero, rifiutò di abiurare le tesi ritenute eretiche durante il processo. Valutò tale libertà superiore alla proprio vita, che perse in modo orribile: condotto in Campo de' Fiori con la lingua "in giova" ossia serrata in una morsa affinché non potesse parlare nè emettere gemiti, viene denudato, legato al palo e bruciato.

Non tutti sanno che Giordano Bruno divenne fin da subito in Europa il campione della libertà di pensiero, stimato come pochi altri intellettuali italiani in ambito europeo. Basti pensare che gli storici (quasi tutti britannici) della scienza individuano proprio nel 17 febbraio del 1600 la linea di confine che segna l'inizio della modernità nella mentalità e nella ricerca scientifica - l'inizio dell'era della libertà di pensiero.

 Nel chiudere, non posso non ricordare le fantastiche parole con cui Bruno accolse l'orribile sentezza, l'8 febbraio del 1600, mentre era tenuto in ginocchio dagli sgherri del cardinale inquisitore: "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam" (Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell'ascoltarla).
Infine, il 18 febbraio 2000, Giovanni Paolo II espresse PROFONDO RAMMARICO per l'atroce morte inflitta dalla chiesa cattolica a Bruno MA NEGO' LA RIABILITAZIONE del suo pensiero.
Per la chiesa cattolica, Giordano Bruno è ERETICO OGGI COME ALLORA.
Se andate a Roma, rendete omaggio alla statua eretta nel 1889 sul luogo del rogo su inziativa di un COMITATO CULTURALE INTERNAZIONALE e rivolta verso S. Pietro, a perenne monito. Ah, prima dell'inaugurazione della statua il pontefice di allora  minacciò di lasciare Roma, e nel giorno inaugurale rimase l'intero giorno inginocchiato davanti alla statua di San Pietro, pregando.

 

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