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LA MIA PRIMA VOLTA: NON GUARDERO' I MONDIALI

LA MIA PRIMA VOLTA: NON GUARDERO' I MONDIALI

Per la prima volta nella mia vita, non guarderò i mondiali di calcio. Almeno da quando ho un uso minimalissimo della ragione.

La prima volta che rammento, fu con mio padre; correva l'anno 1966, quindi avevo 3 anni, e guardai insieme a lui la partita d'esordio (non ricordo tra quali squadre), e poi una partita dell'Inghilterra, mi pare contro la Germania. Ma dopo un pò mi annoiavo, andavo a giocare, e poi tornavo dal babbo che mi raccontava quello che accadeva, coinvolgendomi vieppiù.

Nel '70, beh, ero già 'grande', e vidi molte partite, compreso il match del secolo, Italia-Germania 4-3. Da lì in poi, è sempre stato un enorme piacere: sedersi comodi, assistere alle imprese / disfatte degli azzurri, guardare con interesse che cosa combinano squadre a noi lontanissime o nazionali blasonate.

Quest anno, non guaderò i mondiali. No, non è per disgusto vs la FIFA che si è trasformata in un centro di corruzione planetario, né per l'insensatezza dei compensi corrisposti ai calciatori. E', in modo assai semplice, un effetto inerziale: per la prima volta, non ho seguito alcunché del campionato di calcio 2013-2014, mi sono de-assuefatto, non provo interesse né desiderio. Insomma, sono entrato in una fase di atarassia calcistica. Anzi, casomai percepisco fastidio, ed un gran fastidio, ogniqualvolta chiunque, ignorando il mio distacco dal calcio, pensa di coinvolgermi in tale argomento, parlandomi del Milan o di questo o di quello.

E provo fastidio perché mi parla di qualcosa che non amo più.

Conosco bene anche la causa scatenante il tutto; era settembre 2013, era domenica, vengo a sapere che il Milan il giorno prima, nella partita d'esordio, ha perso a Verona contro l'Hellas... improvvissamente provo un fastidio enorme per la sconfitta, un fastidio ovviamente irrazionale, e poi subentra il senso di rabbia per scoprirmi così soggetto a tale fastidio e... mando tutto il calcio a quel paese.

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