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Che ne e` stato di Boris Spassky

Bobby Fischer goes to war

Forse alcuni di voi ricorderanno lo scontro scacchistico del secolo. Era l'estate del 1972 e io avevo otto anni quando a Reykjavik si incontrano, per il titolo di campione del mondo di scacchi, il detentore sovietico Boris Spassky e il giovane contendente americano Bobby Fischer.

La guerra fredda impazzava, era appena scoppiato il caso Watergate che portera` all'impeachment di Richard Nixon. Per la prima volta in decenni di egemonia scacchistica sovietica, un giovane americano era visto come serio contendente al titolo. Era dunque inevitabile che questo scontro storico di due menti brillanti si trasformasse in un confronto tra l'orso sovietico e l'aquila americana.

Ed i due antagonisti, Boris e Bobby, non potevano essere piu' dissimili: Boris gentile, sportivo ed intellettuale, Bobby invece geniale, arrogante e mono-maniaco. Bobby si era qualificato per questa finalissima dopo aver stracciato il meglio dei contendenti al tito concedendo pochissimi punti: Fischer-Taimanov 6-0, Fischer-Larsen 6-0, Fischer-Petrosian 6.5-2.5

Questa storia, con antefatti e retroscena, e` raccontata in un interessante libro, Bobby Fischer goes to war, che raccomando agli interssati, e in un film documentario omonimo.

Dopo avere conseguito il titolo mondiale nel 72, Bobby Fischer diserta la finale consecutiva del 75 con il nuovo sfidante Anatoly Karpov, non avendo raggiunto un compromesso con la federazione internazionale degli scacchi per un cambiamento delle regole. Karpov diventa il nuovo campione in seguito al forfeit di Fischer. In seguito Bobby scompare dalle cronoche, aderisce ad una setta reliogiosa a Pasadina, scivola in un periodo di malattia mentale, ma ricompare sulle scene scacchistiche per un re-match con Spassky a Belgrado in piena guerra civile Yugoslava, in violazione delle sanzioni ONU contro la disfacentesi unione slava. Perseguitato dagli Americani a causa di cio' e diventato scomodo personaggio per le sue pozioni anti-semite (Bobby era di sangue ebraico!) e anti-americane, finisce in carcere in Giappone, riceve la cittadinanza islandese come perseguitato politico e muore qualche anno fa a Reykjavik per complicanze renali.

Ma che ne e` stato di Boris Spassky? Un' interessante intervista di Susan Polgar, campionessa mondiale di scacchi del 96, fa luce sugli anni recenti del grande Boris.