Ci volle un imperatore ultrabigotto come Teodosio I, sotto suggerimento del vescovo di Milano Ambrogio, a decretare la fine dei Giuochi Antichi nel 393 d.c., dopo ca 1000 anni dalla prima edizione. Il perché è opresto detto: Teodosio ricopriva la carica di augusto insieme a Graziano e Valentianiano II quando nel 380 impose il cristianesimo come religione di stato unica e obbligatoria in tutto l'impero. Nel giugno del 390, diventato unico imperatore, per punire i pagani abitanti di Tessalonica organizzò nel circo della città una gara di bighe, chiuse le porte e fece trucidare 7000 persone. Ambrogio lo rimporverò, gli impose dure penitenze e nella notte di natale del 390 lo assolse; Teodosio era ormai nelle mani del vescovo di Milano. Questi ispirò all'imperatore una politica fortemente repressiva nei confronti dei pagani; il fanatismo antipagano portò alla distruzione di capolavori quali statue e templi, oppure i templi pagani veniva a forza riconvertiti in chiese, per non parlare dei processi e delle stragi. Alla fine di tale sentiero, non rimaneva che colpire gli antichi giuochi di Olimpia, intrisi di cultura pagana già nel nome!

Scusate il pistolotto; ma quando si dice che le radici dell'occidente sono cristiane, una fosca notte mi pare ricopra le menti.